Ching Li – Il saluto
Il saluto nelle arti marziali esprime il rispetto verso il maestro, i compagni ed il luogo in cui ci si allena. La prima cosa che viene insegnata agli allievi al loro ingresso in palestra è il saluto.
Il saluto si chiama Ching Li: rispetto e riverenza.
Ci sono tre tipi di saluti raffigurati nel quadro del M° Chang: il primo rappresentato è quello che viene effettuato generalmente prima e dopo l’esecuzione di ogni esercizio e si chiama “Pao Ch’uan Li” che si può tradurre come “Rito di Avvolgere il Pugno nel Palmo”. Una ritualità che affonda la propria origine nel Confucianesimo (i riti: “Li”) e nel Taoismo; nel saluto si accostano gli opposti: sinistra e destra, alto e basso, piccolo e grande, yin e yang; nell’esecuzione di un gesto così semplice si addensano significati fisici, energetici e culturali molto profondi.
Pao Ch’uan Li si esegue in posizione eretta, talloni uniti, la mano sinistra è chiusa a pugno, la mano destra si appoggia sulle nocche della mano sinistra avvolgendo il pugno.
Il pugno sinistro rappresenta la capacità e la volontà di combattere e rappresenta lo Yang (luce, giorno), la mano destra appoggiata sopra di esso rappresenta invece il potere di controllare questo potenziale, utile a non trasformarlo in violenza e rappresenta lo Yin (buio, notte).
Nel quadro vengono rappresentati calligraficamente anche Ch’u Kung Li, il saluto effettuato inchinando il corpo (tipico saluto che si utilizza quando si usano le armi lunghe come il bastone lungo “kun” o la lancia “chiang”) e il saluto formale in ginocchio “Kuei Pai Li” che si effettua all’inizio e alla fine della lezione. Quest’ultimo saluto formale è rivolto prima alla divinità in cui ciascuno crede, poi agli antenati ed infine ai maestri.
Salutare formalmente all’inizio e alla fine della lezione, prima e dopo l’esecuzione di ogni tecnica, o nel rapportarsi con i maestri e i compagni di allenamento significa molte cose.
Innanzitutto è un segno di rispetto verso la scuola, verso chi condivide la sua presenza in palestra, verso se stessi, verso i maestri del passato, verso il kung fu, e così via …
Ma è anche un modo per concentrarsi sull’attimo, su ciò che si sta vivendo, per raccogliersi, per riordinare il corpo, allinearlo, per centrarsi, unire corpo e mente, per prepararsi all’esecuzione e alla pratica, un modo di inizare a fare kung fu.
L’atteggiamento psicofisico contenuto nel saluto rappresenta l’unione spirituale dell’uomo: corpo, mente, cuore.
Un atteggiamento da portare anche al di fuori della palestra.